Terapia Fisica e Riabilitazione: gli elettromedicali

Terapia Fisica e Riabilitazione
Terapia

Terapia Fisica e Riabilitazione

La Medicina Fisica e Riabilitativa è la branca della Medicina che si occupa di Diagnosi, Terapia e Riabilitazione per tutte le patologie invalidanti che influiscono limitando le consuete mansioni della vita quotidiana.

Tali patologie possono sopraggiungere per problematiche endogene e esogene:

  • Malattie Esogene: Attribuite a fattori esterne dall’organismo (Traumi, Infezioni, Esposizione a sostanze nocive ecc)
  • Malattie Endogene: Attribuite a fattori intrinseci dell’organismo (Malattie Genetiche, Autoimmuni, Ereditarie, Squilibri Ormonali ecc)

La Terapia Fisica e Riabilitativa per queste patologie dell’organismo mira alla riabilitazione delle Funzioni Motorie, Cognitive ed Emozionali ripristinandone la naturale fisiologia.

La Terapia Fisica Strumentale è una delle tecniche della Medicina Fisica e Riabilitativa che sfrutta, ai fini terapeutici, le energie fisiche per la riabilitazione dell’apparato locomotore e neuro-muscolare.

Può avvalersi di macchinari elettromedicali o di materiale capace di produrre una forza fisica (Es. Ghiaccio) in grado di generare una variazione Termica, Elettrica, Luminosa o Magnetica ai fini della riabilitazione di quei tessuti organici invalidati.

L’impatto di queste forze fisiche sui tessuti genera un adattamento biologico (riorganizzazione della funzione cellulare) in grado di produrre effetti terapeutici e la riabilitazione cellulare:

  • Azione Antiinfiammatoria
  • Azione Antalgica
  • Azione Vascolarizzante
  • Drenaggio di edemi e versamenti
  • Azione Decontratturante sui muscoli
  • Azione di Cicatrizzazione dei tessuti
  • Rigenerazione Tissutale
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Terapia Fisica e Riabilitazione
In questo articolo faremo riferimento alle tecniche che vengono più comunemente usate in terapia strumentale, in funzione delle nuove macchine elettromedicali oggi in commercio:

  • Crio Terapia (Giacchio)
  • Terapia Termica (Calore)
  • Terapia a Ultrasuoni
  • Elettro Terapia (Tens)
  • Laser Terapia
  • Tecar Terapia (Diatermia da contatto)
  • Magneto Terapia
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Crio Terapia – Ghiaccio

Il Freddo Terapeutico, ghiaccio, ha un numero di importanti effetti fisiologici, metabolici e meccanici in terapia.

È generalmente la prima evenienza usata nei traumi acuti.

Il Ghiaccio in riabilitazione ha diversi effetti terapeutici quali:

  • Riduce il Dolore, Effetto Analgesico
  • Riduce il gonfiore, Effetto Drenante
  • Diminuisce l’attività metabolica tissutale, Effetto Antiinfiammatorio
  • Riduce la temperatura intrarticolare, Effetto Termico

Si è visto, inoltre, che il ghiaccio inibisce il rilascio di istamina dalle cellule subito dopo il trauma con conseguente riduzione dell’edema. Si comporta da vasocostrittore e ritarda l’infiammazione dei tessuti traumatizzati facilitando la diagnosi ed eventuali manovre di terapia manuale.

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L’applicazione del Ghiaccio ai fini della terapia dei tessuti può essere eseguita attraverso diverse modalità di applicazione.

Borsa del Ghiaccio o Ghiaccio Secco

Viene applicata utilizzando una pezza, dove deve essere appoggiata, per evitare il contatto con la pelle che può causare irritazione ed edema della cute.

La borsa di ghiaccio può essere applicata fino a 20-30 minuti inducendo un raffreddamento fino a 0 Gradi. E’ consigliabile alternare l’applicazione a qualche minuto di riposo in modo da non portare i tessuti al di sotto della temperatura consigliata.

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Bomboletta Spray

Molti sportivi, soprattutto in fase acuta preferiscono usare lo spray a freddo.

Solitamente sono bombolette sotto pressione.  Queste contengono quasi sempre fluorometano, una sostanza chimica non infiammabile e non tossica.

Lo spray può essere un valido aiuto immediatamente dopo il trauma per far si di ritardare il processo di infiammazione che ne consegue. Necessità però un utilizzo opportuno, altrimenti può causare lesioni sia sul tessuto interessato che su quelli circostanti.

La bomboletta va tenuta a una distanza dalla cute di circa 30-40 cm e l’inclinazione deve essere di circa 30 gradi.

L’applicazione dello spray, per far si che abbia il potere terapeutico richiesto, va passato per tutta la lunghezza della zona interessata senza coinvolgere i tessuti non interessati dalla lesione.

Sono sufficienti 2-3 applicazioni.

Terapia Termica – Calore

Anch’esso, usato in terapia, ha un significativo numero di effetti fisiologici, ma questi differiscono a secondo delle modalità usate per produrre calore. In generale le modalità per produrre calore sono divise in modalità di riscaldamento superficiale e ultrasuoni.

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Riscaldamento Superficiale

Ritroviamo in questa metodologia le borse calde, i vortici, i laghi di paraffina e la fluidoterapia. Queste modalità trasmettono calore per conduzione. L’applicazione di calore superficiale generalmente aumenta la temperatura del corpo per piccoli intervalli in addizione all’aumento locale di temperatura nel tessuto. L’aumento di temperatura del tessuto risulta in un incrementato fluire di sangue sulla pelle e nei tessuti subcutanei, ma possono aumentare la formazione di edema in fase acuta. Inoltre il calore superficiale diminuisce la debolezza articolare e riduce il tono muscolare.

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Ultrasuoni

Possono produrre temperature più alte nei tessuti rispetto agli agenti superficiali. L’ultrasuono è l’agente per produrre calore profondo più utilizzato in terapia. Esso viene prodotto applicando corrente elettrica tramite un quarzo o cristalli sintetici, producendo onde sonore tra gli 0,8 e i 3 Mhz. La frequenza dell’ultrasuono determina la profondità della penetrazione, utilizzando, in particolare, alte frequenze per riscaldare a temperature superficiali e basse frequenze per riscaldare strutture profonde. Esso viene riflesso dall’osso e i tessuti connessi sono riscaldati più del 30% rispetto ai tessuti superficiali. Incrementa il flusso sanguigno nell’area trattata e questo effetto permane per 45-60 minuti. Numerosi studi hanno dimostrato che gli ultrasuoni usati in terapia possono aumentare la velocità di conduzione sensoriale dei nervi aiutando il ritorno sensoriale e propriocettivo necessario per una corretta riabilitazione. Può essere usato per velocizzare l’azione di farmaci in un area del corpo usando gli effetti meccanici dell’ultrasuono per spingere i medicinali nei tessuti sottocutanei. Ionoforesi. Sono controindicati in pazienti con pelle anestetizzata (paresi locale) e donne incinte. Inoltre non possono essere applicati su cavità contenenti fluidi come l’occhio, utero o cervello.

Elettro Terapia (Tens)

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L’elettrostimolazione è utilizzata in terapia nelle situazioni di immobilizzazione forzata e rieducazione muscolare sia per migliorare o mantenere la forza muscolare. E’ solitamente usata all’inizio del programma riabilitativo per assistere al ritorno alla forza, causando contrazioni muscolari a pazienti che non sono in grado di eseguirle di propria iniziativa. È anche utilizzata per alleviare il dolore o ridurre l’edema. Solitamente può essere prodotta con tre tipi di corrente elettrica: diretta, alternata e pulsata. Esistono in letteratura numerosi lavori che indicano le modalità di utilizzo dell’elettrostimolazione in terapia, suggerendo numero e durate delle contrazioni, intervalli, numero e frequenza delle sessioni di allenamento, velocità di contrazione e frequenza di stimolazione elettrica. È controindicata in donne incinte, in pazienti con cancro, disordini al cervello e dolore di sconosciuta origine. Non può essere usata con pazienti provvisti di pacemaker e non può essere eseguito accanto al cuore o nel seno carotideo a causa delle modificazioni elettriche tissutali che ne comporta.

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Laser Terapia

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La Terapia Laser usata in riabilitazione utilizza la luce concentrata ai fini medici. La luce laser, a differenza della fonte di luce a cui quotidianamente quotidianamente siamo esposti, viene sintonizzata a lunghezze d’onda specifiche, in modo da generare fasci concentrati molto potenti in grado di alterare la materia dove viene proiettata.

In terapia, il laser viene concentrato in una piccola area di tessuto senza danneggiare le aree circostanti. La laser terapia può essere utilizzata nel trattamento riducendo il dolore, il gonfiore e la cicatrice rispetto alla chirurgia tradizionale.

Il laser in terapia fisica e riabilitazione può essere applicata per:

  • Ridurre o distruggere tessuti necrotizzati
  • Alleviare i sintomi del dolore
  • Riparare tessuti degenerati
  • Velocizzare la guarigione delle cicatrici
  • Ripristinare le terminazioni nervose qualora abbiano subito danno
  • Ripristinare il microcircolo dei vasi sanguigni
  • Aiutare a prevenire la perdita di sangue
  • Migliorare la circolazione linfatica
  • Ridurre il gonfiore e il limite di diffusione delle cellule tumorali

Terapia Fisica e Riabilitazione

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Tecar Terapia (Diatermia da contatto)

La Tecar Terapia (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) in riabilitazione stimola i tessuti biologici a produrre energia, in modo che siano capaci di attivare i fisiologici processi di riparazione. La Riabilitazione attraverso la Tecar Terapia, fonda il suo principio curativo nel richiamare energia dai tutti i tessuti del corpo, e non dall’esterno, in modo che abbiano le risorse necessarie per autoregolarsi. La Tecar è uno strumento elettromedicale che si comporta come un condensatore (un apparecchio dove sono presenti 2 conduttori separati da un isolante). Applicando una differenza di potenziale, attraverso un generatore elettrico, ai 2 conduttori, le cariche elettriche si accumuleranno provocando un flusso energetico. Il tessuto biologico, che deve essere sottoposto a riabilitazione funge da isolante, in modo da accumulare la concentrazione di cariche provocando un attivazione metabolica e e un effetto termico che genera dall’interno (endogeno).

A secondo della modalità di utilizzo in terapia (modalità capacitiva o resistiva), la Tecar Terapia è in grado di stimolare la microcircolazione, la vasodilatazione e l’aumento di temperatura.

La Tecar Terapia viene usata per numerose patologie e traumi che si presentano in Terapia Fisica e Riabilitazione, è comunque consigliata come coadiuvante nel trattamento fisioterapico in concomitanza alla riabilitazione manuale.

Tra i trattamenti che possono essere eseguiti in riabilitazione attraverso la tecarterapia ricordiamo:

  • Cervicalgia e cervicobrachialgia
  • Coxartrosi e coxalgie
  • Deficit articolari
  • Epicondilite
  • Fascite plantare
  • Lombosciatalgia
  • Lesioni traumatiche di tipo acuto
  • Postumi di fratture
  • Tendiniti
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Magneto Terapia

La Magneto Terapia, sfrutta i campi magnetici in riabilitazione per accelerare i processi di rigenerazione cellulare.

Inducendo campi elettromagnetici sulle cellule danneggiate, la Magneto Terapia è in grado di ripristinare il fisiologico potenziale di membrana elettrochimico delle cellule.

Gli ioni all’interno delle cellule, sottoposti ai campi magnetici, alterano il flusso di potenziale elettrico di membrana riportandolo in condizioni fisiologiche, in modo che la cellula possa espletare le sue funzioni in equilibrio incrementando l’attività biologica.

In riabilitazione,la Magneto Terapia è in grado di:

  • Stimolare il tessuto nervoso
  • Ripristinare il sistema eurovegetativo
  • Migliorare il flusso vascolare
  • Ridurre la viscosità del sangue
  • Attenuare i dolori
  • Risolvere gli stati infiammatori
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Terapia Fisica e Riabilitazione

Terapia Fisica e Riabilitazione
Le cellule sottoposte ai campi elettromagnetici usati in terapia, vengono eccitate, ciò determina una rapida azione di rigenerazione dei tessuti ossei e cutanei, migliora la circolazione e stimola la produzione di endorfine.

La Magneto Terapia può essere usata in moltissime patologie che vengono trattate in riabilitazione, tra cui:

  • Artrosi
  • Neuriti
  • Flebiti
  • Tendiniti
  • Stiramenti muscolari
  • Borsiti
  • Mialgie
  • Cervicalgie
  • Lombalgie
  • Ulcere
  • Ustioni