Bulimia e Alterazioni Posturali

Bulimia

La Bulimia è un disturbo che influisce sul rapporto di una persona con il cibo e sulla sua salute fisica e mentale. Ciò che potrebbe sorprendere, tuttavia, è che questo disturbo può anche influenzare la Postura di un individuo. Per quale motivo? In questo articolo approfondiremo la possibile correlazione tra Bulimia e alterazioni Posturali, analizzando le evidenze scientifiche esistenti ed esplorando le varie opzioni terapeutiche in grado di condurre alla guarigione.

Cos’è la Bulimia?

Il disturbo del comportamento alimentare noto come Bulimia si caratterizza per la presenza di episodi ricorrenti di abbuffate (binge eating), ai quali seguono comportamenti compensatori finalizzati a evitare l’aumento di peso corporeo. Questi comportamenti includono la provocazione del vomito, l’abuso di lassativi o diuretici, l’esercizio fisico eccessivo o la privazione di cibo.

Bulimia

L’etimologia della parola “bulimia” può essere fatta risalire al greco antico “boulimía” (βουλιμία), che significa “fame vorace”. Più precisamente, il termine “boulimia” è composto da due parole greche che sono “bous”, bue, e “limos”, fame, quindi letteralmente significa “avere una fame da bue“.

La Bulimia nervosa è spesso accompagnata da un approccio anomalo al cibo o all’immagine del proprio corpo. Coloro che ne soffrono tendono a sviluppare comportamenti e abitudini poco salutari per gestire lo stress emotivo, che spesso ha origine in paure irrealistiche e sproporzionate relative alle calorie e al proprio aspetto fisico.

Le persone colpite da Bulimia di solito si sentono in colpa e provano sentimenti di vergogna perché si rendono conto di aver sbagliato ancora una volta, per cui tendono a tenere tutto nascosto. In genere, gli episodi di abbuffate seguite dai comportamenti compensatori rappresentano un modo per gestire l’ansia, più che una risposta alla fame.

Epidemiologia

La Bulimia è un disturbo che colpisce principalmente le donne per via della maggior esposizione femminile alle pressioni sociali riguardanti l’aspetto fisico e il peso, ma possono esserci casi anche tra gli uomini. In Italia, si stima che il 95,5% dei casi di disturbi alimentari riguardino le donne e solo il 4,1% interessino gli uomini.

Relativamente alla sola popolazione femminile, si stima che la Bulimia colpisca circa il 2-3% delle donne in tutto il mondo, con un’incidenza maggiore nei Paesi occidentali. Negli Stati Uniti si stima che la Bulimia colpisca tra l’1,1 e il 4,2 per cento della popolazione femminile, con un’età media di insorgenza di circa 20 anni. Secondo le ricerche condotte in Italia, il disturbo si riscontra nell’1-5% dei casi. Questi risultati sono coerenti con quelli emersi a livello internazionale.

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Tuttavia, è importante evidenziare che, a causa della difficoltà nel diagnosticare la malattia e delle possibili differenze culturali, i dati relativi al numero di persone colpite da Bulimia potrebbero essere sottostimati.

Eziopatogenesi

L’eziopatogenesi della Bulimia nervosa, come per altri disturbi psicologici, è di tipo multifattoriale, ciò significa che coinvolge molti fattori diversi che possono essere di natura biologica, psicologica, ambientale o sociale.

Secondo alcuni studi, la Bulimia nervosa potrebbe essere causata da una modifica nel funzionamento del sistema serotoninergico, visto che la serotonina regola una vasta gamma di funzioni fisiologiche e comportamentali, come l’appetito, l’umore e la soddisfazione. Inoltre, alcuni fattori psicologici, come i problemi di autostimal’insoddisfazione corporeal’ansia e la depressione potrebbero influenzarne la genesi.

Anche fattori ambientali e sociali legati alla promozione di un certo tipo di aspetto fisico come modello ideale di bellezza da raggiungere, al consumo di cibo spazzatura o all’esaltazione della magrezza possono aumentare il rischio di sviluppare la Bulimia nervosa.

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Tuttavia, va detto che le cause che determinano questo disturbo non sono ancora completamente note e richiedono ulteriori ricerche.

Sintomi della Bulimia

I sintomi comportamentali della Bulimia nervosa sono rappresentati da episodi ricorrenti di abbuffate, durante i quali il soggetto ingerisce una quantità di cibo notevolmente superiore alla norma, perdendo il controllo di sé. Questi episodi di solito si verificano in un periodo di tempo circoscritto, ad esempio un paio d’ore. I soggetti affetti da questo disturbo tendono a divorare con voracità qualsiasi cosa trovino a portata di mano, senza che ve ne sia alcuna necessità.

Un sintomo comune della Bulimia è il cosiddetto “spurgo bulimico“, ovvero l’insieme dei comportamenti finalizzati a eliminare le calorie introdotte durante le abbuffate. Il bisogno di liberarsi del cibo ingerito in eccesso deriva dal senso di colpa improvviso, dall’odio verso sé stessi e dalla scarsa autostima del soggetto.

Tra i comportamenti più comuni associati allo spurgo bulimico troviamo il vomito autoindotto e l’uso inappropriato di lassativi. Altri metodi utilizzati sono l’assunzione eccessiva di diuretici, l’adozione di diete drastiche, i periodi di digiuno e l’esercizio fisico esasperato.

È importante tenere presente che questi comportamenti possono avere ripercussioni a livello fisico.

Entrando più nel dettaglio, i sintomi fisici della Bulimia sono:

Problemi ai denti: i soggetti affetti da Bulimia sono inclini a manifestare problematiche dentali dovute all’acido del vomito autoindotto, il quale può causare l’erosione dello smalto dei denti. Inoltre possono insorgere altre conseguenze quali alito cattivo, frequenti infiammazioni alla gola e gonfiore delle ghiandole salivari.

Irregolarità del ciclo mestruale, che nei casi più gravi può essere assente.

Pelle danneggiata: l’acido gastrico può irritare la pelle e causare eruzioni cutanee, secchezza, arrossamenti e altre reazioni. Inoltre, l’incarnato può assumere una colorazione giallastra.

Problemi sessuali: altre conseguenze della Bulimia possono essere l’infertilità nelle donne e l’incapacità di avere o mantenere un’erezione negli uomini.

Compromissione degli equilibri elettrolitici: uno dei rischi maggiori associati alla Bulimia consiste nella possibile insorgenza di squilibri elettrolitici, che colpiscono soprattutto le concentrazioni di sodio, potassio e cloro. Questi squilibri possono provocare stanchezza persistente, una sensazione di debolezza generalizzata, aritmie, danni ai reni, convulsioni e contrazioni muscolari involontarie.

Disturbi cardiaci: la Bulimiapuò causare diversi problemi al cuore, tra cui la riduzione della frequenza cardiaca, il prolasso della valvola mitrale, l’irregolarità del ritmo cardiaco e, in casi estremi, l’insufficienza cardiaca.

Problemi gastrointestinali: tra i problemi intestinali causati dalla Bulimia troviamo la costipazione, che spesso è il risultato dell’abuso di lassativi, e la riduzione della motilità dell’intestino. Il vomito autoindotto può invece irritare e danneggiare la mucosa gastrica ed esofagea, portando a ulcere, infiammazioni e rottura dello stomaco.

Malnutrizione: il vomito autoindotto e l’assunzione frequente di lassativi portano alla perdita di sostanze nutritive importanti per il corpo.

Caduta dei capelli: la carenza di nutrienti può causare un graduale indebolimento, assottigliamento e diradamento dei capelli.

Problemi muscolo-scheletrici: un’altra possibile conseguenza del deficit nutrizionale associato alla Bulimia è la riduzione della densità minerale ossea e della massa muscolare, che a sua volta può portare ad una maggiore vulnerabilità a fratture e alterazioni Posturali.

Bulimia

Osservando gli effetti psicologici della bulimia, si nota come nell’individuo si manifestino comportamenti ossessivi legati al cibo e al mangiare, alimentati da una percezione scorretta del proprio peso corporeo e dell’aspetto in generale. Inoltre, il bulimico sperimenta momenti di depressione e ansiatende a isolarsi e mostra poco interesse per le relazioni sociali.

Terapia

La cura della Bulimia richiede un approccio olistico, che non si limiti a trattare i sintomi fisici della malattia, ma prenda in considerazione anche le cause psicologiche e sociali sottostanti. Questo approccio prevede un lavoro multidisciplinare in cui medicipsicologi e altri professionisti della salute collaborino insieme al fine di fornire una cura completa e personalizzata per il paziente.

Riconoscere di avere un problema è fondamentale per ottenere un trattamento adeguato e una pronta guarigione in caso di bulimia. Quindi, se si soffre di questo disturbo è importante rivolgersi al proprio medico di famiglia per avere una diagnosi accurata e per ricevere consigli appropriati sulla gestione del problema.

Chi sente la necessità di parlare dei propri problemi alimentari in modo privato e confidenziale può contattare il Numero Verde S.O.S. Disturbi Alimentari – 800 180969. Psicologi, nutrizionisti e dietisti esperti saranno disponibili a fornire chiarimenti e supporto, nonché a indirizzare le persone verso le strutture sanitarie certificate di tutto il paese.

Inoltre, per ricevere aiuto ci si può rivolgere a un’associazione di familiari e utenti, come Consult@noi, che riunisce 20 associazioni di diverse regioni italiane.

Comunemente, quando ci si trova di fronte a un possibile caso di bulimia, i medici effettuano un’accurata valutazione obiettiva, eseguono alcune analisi di laboratorio, valutano il profilo psicologico del paziente e fanno esami strumentali per verificare la salute degli organi vitali, in particolar modo quella del cuore.

Un approccio comune alla Bulimia nervosa è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che aiuta le persone a identificare i pensieri negativi che sono alla base dei loro comportamenti disfunzionali e a sostituirli con altri più adeguati. Compilare un diario alimentare è una pratica che la terapia CBT utilizza per acquisire una maggiore consapevolezza dei pensieri e delle emozioni che influenzano i comportamenti alimentari, aiutando a prevenire le abbuffate e a evitare l’iperattività non giustificata.

La Bulimia può essere trattata anche con la terapia interpersonale (IPT), che si concentra sulla comprensione delle relazioni con le altre persone e su come queste possono influire sul disturbo. L’obiettivo di questa terapia è quello di imparare a gestire le emozioni difficili e migliorare le relazioni sociali per ridurre la sintomatologia bulimica.

La terapia della Bulimia nervosa può includere anche l’uso di antidepressivi come la fluoxetina, un farmaco che appartiene alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).

Una delle caratteristiche degli SSRI è quella di manifestare i loro effetti solo dopo alcune settimane di assunzione. Al fine di valutare l’efficacia del trattamento, di solito i pazienti che assumono questi farmaci devono sottoporsi a controlli medici periodici.

Esistono inoltre delle attività fisiche, come lo yoga, che possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere psicofisico, portando ad un cambiamento delle abitudini malsane legate alla bulimia.

Di solito, il trattamento della Bulimia viene effettuato in regime ambulatoriale, con sedute giornaliere presso un centro specializzato, in modo che il paziente possa tornare a casa dopo aver ricevuto tutte le cure necessarie.

Sebbene di solito la Bulimia non richieda il ricovero ospedaliero, questo può rendersi necessario in presenza di gravi complicazioni o situazioni di pericolo. In particolare, se ci sono segnali di comportamenti autolesionistici o suicidari, il ricovero è altamente consigliato.

Effetti della Bulimia sulla Postura

Un’ipotesi emersa da alcuni studi suggerisce una possibile correlazione tra la Bulimia e le alterazioni Posturali. In particolare, una ricerca del 2019 pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Eating Disorders ha suggerito che le persone con Bulimia nervosa possono avere una Postura più avanzata e incurvata rispetto a chi non soffre di questo disturbo. Più precisamente, la Bulimia può provocare un’anomalia nella Postura del collo nota come “iperlordosi cervicale“, ovvero un’accentuazione della curvatura della colonna vertebrale nella regione del rachide cervicale che porta la testa a sporgersi in avanti rispetto alle spalle.

Secondo un altro studio condotto nel 2017 e pubblicato sulla rivista Acta Psychiatrica Scandinavica, i disturbi alimentari, tra cui la bulimia, possono avere effetti negativi sulla salute muscolo-scheletrica delle persone che ne sono affette, portando a problemi Posturali e dolori muscolari causati dai comportamenti alimentari disfunzionali e dalle conseguenze della malnutrizione.

Bulimia

Va inoltre evidenziato che le persone bulimiche tendono a essere preoccupate per il loro aspetto fisico e possono quindi essere esposte a situazioni di stress e ansia, che a loro volta possono portare a disturbi Posturali causati dal modo in cui il corpo cerca di adattarsi alla gestione della tensione associata.

Il ruolo della Rieducazione Posturale

Quando si evidenziano particolari disfunzioni Posturali dovute a disturbi alimentari, come la bulimia, è consigliabile ricorrere alla Rieducazione Posturale, una ginnastica specifica utile per migliorare la Postura e ridurre il rischio di dolori muscolari e articolari.

La Rieducazione Posturale offre diversi vantaggi, tra cui l’acquisizione di schemi motori corretti, la riduzione dei dolori articolari e il ripristino dell’elasticità e della tonicità dei muscoli. Inoltre, migliora la qualità del movimento e la consapevolezza del proprio corpo grazie a movimenti lenti e controllati.

Praticare questo tipo di ginnastica è anche un modo per favorire il rilassamento e il benessere generale in quanto, concentrandosi sull’allineamento del corpo e sulla correzione della Postura, promuove il corretto funzionamento del sistema respiratorio. In più, alcuni esercizi sono specificamente mirati ad aumentare la capacità polmonare e migliorare l’ossigenazione del corpo.

Al fine di individuare eventuali problematiche, il fisioterapista analizzerà i movimenti e le posizioni statiche del paziente, quindi svilupperà un programma di Rieducazione Posturale fatto su misura. Tale programma si concentrerà sull’allungamento e il rinforzo di specifici gruppi muscolari, sulla respirazione e sulla pratica di una serie di esercizi sia dinamici che statici. Inoltre, il professionista offrirà indicazioni pratiche al paziente su come effettuare correttamente i movimenti in modo da mantenere le giuste posture nella vita di tutti i giorni.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo trattato la possibile correlazione tra la Bulimia e le alterazioni Posturali. Le persone che soffrono di questa patologia alimentare possono manifestare una serie di disturbi muscolo-scheletrici, che includono problemi alla colonna vertebraledolori articolari e Postura incurvata. Pertanto, per raggiungere una guarigione completa e duratura è importante adottare un approccio multidisciplinare, che includa non solo il supporto psicologico ma anche la Rieducazione Posturale volta a correggere la Postura e migliorare la qualità della vita.