Gotta: Riabilitazione e Posturologia

Gotta

Da ormai qualche anno le patologie reumatiche hanno assunto una certa importanza a causa della loro elevata diffusione. Sono tanti coloro che ne sono affetti e che si trovano a doverne affrontare le problematiche nel corso del tempo: una delle più diffuse è senza dubbio la Gotta, di cui non tutti conoscono bene i dettagli e come essa si possa trattare. Ecco, perciò, tutto quello che serve sapere in merito e anche la correlazione con una Scorretta Postura, che può incidere negativamente sulla qualità della vita dei malati.

Cosa è la Gotta?

Quando si parla della Gotta, si fa riferimento a un disturbo del metabolismo purinico che determina un accumulo di acido urico nell’organismo. In particolare, si vengono a creare dei cristalli di urato che tendono ad aggregarsi a livello delle articolazioni, creando problematiche di movimento alle dita, in primo luogo. L’iperuricemia è un primo elemento tipico di questo tipo di patologia, oltre ad attacchi infiammatori articolari acuti con depositi di urati alle cartilagini. Molto spesso si presenta anche una nefropatia gottosa che può diventare alquanto problematica con l’incedere della malattia. La Gotta è ben nota fin dall’antichità: basti pensare che viene descritta in alcuni testi da Ippocrate e Galeno, i capostipiti della medicina. Vale la pena sottolineare che una condizione come l’iperuricemia cronica rappresenta una condizione assai dannosa per l’organismo umano e che può anche essere una base patogenetica per lo sviluppo di depositi di urato in vari tessuti e organi. Questi possono comportare una sensazione di dolore anche abbastanza intensa, che alla lunga potrebbe diventare anche invalidante.

Gotta

La cosa fondamentale è procedere con un adeguato trattamento, in maniera tale che le conseguenze non siano del tutto invalidanti. Inoltre, è fondamentale ricordare che dalla Gotta possono scaturire una serie di complicanze a livello renale e cardiovascolare di non poco conto.

Eziopatogenesi

Ci sono diversi fattori che possono comportare lo sviluppo di una patologia come la Gotta. Innanzitutto, è fondamentale ricordare che il metabolismo delle purine, sostanze chimiche normalmente introdotte con l’alimentazione, potrebbe avere delle alterazioni di funzionamento e dunque essere alla base dell’iperuricemia cronica. Il che vuol dire che vi è una presenza di acido urico abbastanza importante nell’organismo: questa normalmente è una sostanza di scarto che, in tale condizione, non viene espulsa dai reni in modo corretto. Per quanto concerne i valori di riferimento per capire se si è affetti da Gotta o meno, negli uomini si parla di una concentrazione di acido urico pari a 7 mg/dl, mentre nelle donne di 6,5 mg/dl. Una caratteristica tipica di tale patologia è la formazione dei cristalli di acido urico che si accumulano principalmente a livello delle articolazioni. Questi possono determinare dolore o comunque una notevole limitazione nel movimento. Il sistema immunitario, nel momento in cui nota la presenza anomala di tali cristalli, inizia ad attaccarli, vedendoli come agenti esterni potenzialmente pericolosi. E questo significa che ci saranno dei sintomi infiammatori, quelli tipici di una patologia come la Gotta.

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In ogni caso, sono diverse le cause che possono determinare la formazione di cristalli di acido urico in eccesso, e dunque la Gotta. Andando a riassumerle, le cause della Gotta possono essere:

  • menopausa nelle donne;
  • aumento di peso o obesità;
  • consumo di sostanze alcoliche eccessivo;
  • consumo di cibi o bevande che contengono alte quantità di fruttosio;
  • ipertensione;
  • alterata funzionalità tiroidea;
  • insufficienza cardiaca;
  • sindrome metabolica;
  • diabete;
  • patologie renali;
  • assunzione di determinati farmaci, tra cui diuretici, antibiotici e chemioterapici;
  • psoriasi;
  • anemia;
  • storia familiare di Gotta.

Non bisogna trascurare un altro aspetto molto importante, ossia quello dell’alimentazione: infatti, un’alimentazione ricca di purine, sostanze che vengono scomposte in acido urico durante la digestione, può aumentare la possibilità di andare incontro a questo tipo di patologia. Tra i cibi a cui prestare maggiore attenzione, non si può fare a meno di parlare della carne rossa, dei frutti di mare e di alcune verdure, tra cui asparagi e spinaci, oltre ai legumi.

Epidemiologia

Quando si parla della Gotta, si fa riferimento a una malattia assimilabile a una forma di artrite. In particolare, si tratta di una forma infiammatoria negli uomini e nelle donne, principalmente quelle in post-menopausa. Andando a vedere alcuni dati epidemiologici, si può affermare che questa malattia colpisce in una percentuale tra l’1 e il 2% della popolazione adulta nei paesi sviluppati. Si nota una netta prevalenza negli uomini, con una percentuale che si attesta sul 7% tra gli over 65, mentre per le donne si arriva al 3% tra le over 85. All’interno della popolazione italiana, una recente indagine epidemiologica ha riscontrato un dato pari allo 0,5% di incidenza della Gotta. Va comunque precisato che i casi di Gotta sono in notevole aumento negli ultimi 30 anni per diversi fattori: in primo luogo, vi è stato un netto cambiamento del regime alimentare di tante persone, cosa che predispone ad un aumentato consumo di cibi che possono portare alla formazione di acido urico. Senza dimenticare che l’aumento è stato marcato nella popolazione anziana, con una prevalenza aumentata del 40% tra i soggetti di età compresa tra 65 e 75 anni. Dati importanti e che lasciano intendere come oggi la Gotta sia una di quelle patologie da non sottovalutare affatto e che merita notevole attenzione, anche per quel che concerne la terapia. In ogni caso, l’aumento dei casi di questa malattia è giustificato dall’aumento dell’aspettativa di vita, ma anche da un utilizzo maggiore di farmaci come aspirina e diuretici a basse dosi che possono incidere molto. Va anche precisato che le modifiche alimentari, soprattutto con una maggiore introduzione di proteine e carboidrati possono essere elementi di non poco conto quando si parla di tale patologia.

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L’obesità, sempre più in aumento negli ultimi anni, è un altro aspetto che non è affatto secondario quando si parla della Gotta che può diffondersi maggiormente nei soggetti in sovrappeso. Fino a dover considerare la concomitante presenza di malattie renali e cardiopatie ischemiche. Va anche ricordato che questa malattia, per quanto invalidante e con sintomi fastidiosi, non è irreversibile e, con apposite terapie, è possibile tenerla sotto controllo senza problemi, evitando che possano esserci complicazioni di qualsiasi genere.

Sintomi

Bisogna sottolineare che la Gotta è una malattia che si caratterizza per avere quattro fasi differenti. La prima, è quella dell’iperuricemia asintomatica, ossia vi è un livello elevato di acido urico nel sangue, senza che però questo determini la comparsa dei sintomi. Solitamente, questa prima fase è quella che precede il primo attacco di Gotta. Vi è poi l’attacco acuto di Gotta, quello che generalmente si verifica quando i livelli di acido urico raggiungono il picco. I cristalli vanno a depositarsi nelle articolazioni e, soprattutto nelle ore di notte, possono comparire sensazioni di dolore pungente, soprattutto a livello delle dita, sia delle mani che dei piedi, ma anche degli arti, in generale. Si parla poi della fase seguente, ossia la Gotta intervallare, un periodo leggermente asintomatico che va tra un attacco di Gotta e quello successivo. Infine, c’è la Gotta cronica che si sviluppa nel momento in cui i livelli di acido urico rimangono elevati per molto tempo, generalmente per svariati anni. Solitamente si tratta di una fase in cui si manifestano degli attacchi acuti gravi e molto frequenti: essi sono la causa di disturbi renali e di problemi permanenti alle articolazioni. Nella maggior parte dei soggetti che sono affetti da questa patologia, l’articolazione dell’alluce è quella che viene attaccata principalmente, e in seguito altre zone sensibili possono essere i talloni, il collo del piede, la caviglia e le ginocchia. I sintomi si manifestano soprattutto nelle ore notturne o comunque nelle prime ore del mattino: questi durano qualche ora inizialmente, anche se possono diventare cronici con il passare del tempo, soprattutto se non viene messo in atto nessun trattamento per diverse settimane. I segni tipici di questa malattia sono il rossore e il gonfiore nelle zone interessate da dolore, oltre a un aumento marcato della sensibilità delle articolazioni dove si depositano i cristalli di urato. Si potrebbero presentare anche febbre, sensazione di malessere e dei noduli di acido urico, anche noti come tofi, che potrebbero rendere difficoltosi anche i movimenti semplici.
Vale la pena vedere anche la diagnosi di questa malattia che prevede il test dell’acido urico come prima soluzione, ovvero uno specifico esame del sangue che valuta i livelli di questa sostanza nel corpo e che va effettuato non prima di un mese dal primo attacco di Gotta. Anche un esame delle urine delle 24 ore viene consigliato, così da valutare l’eventuale presenza dei cristalli di acido urico. Oltre a dover considerare come mezzo diagnostico anche l’artrocentesi, con cui si preleva un campione di liquido sinoviale dalle articolazioni doloranti e lo si esamina per valutare l’eventuale presenza di acido urico. Molti medici consigliano anche la radiografia così da valutare se eventuali gonfiori delle articolazioni possano essere in qualche modo correlati con tale patologia. L’ecografia e la risonanza magnetica servono per tenere sotto controllo i tofi ed evitare che essi possano aumentare le loro dimensioni e diventare problematici.

Terapia

La Gotta è una malattia assolutamente curabile e che con un’adeguata terapia farmacologica permette di tornare ad avere una vita assolutamente normale. In ogni caso, la Gotta non va sottovalutata e un trattamento incompleto potrebbe finire anche per esacerbare la malattia, provocando una serie di complicazioni. Per curare i dolori causati dall’infiammazione i farmaci più indicati sono i FANS che sono antinfiammatori di primo livello in tal senso. Sono molto usati ed è bene non assumere Farmaci Uricosurici nella fase acuta: i principi attivi più indicati sono il diclofenac, da assumere in forma di compresse per 3 volte al giorno, sempre a stomaco pieno, il ketoprofene, sempre a stomaco pieno per 3 volte al giorno, e il naproxene. Queste molecole sono disponibili anche in gel, così da avere un’azione topica migliore e che possa portare a un beneficio più rapido. Anche il piroxicam è un antinfiammatorio molto indicato, da assumere quotidianamente entro il dosaggio massimo di 40 mg. Ci sono anche gli agenti Anti-Gotta che possono essere utili nei casi più seri della patologia: tra questi vi è la colchicina che permette di eliminare l’acido urico e che va bene da abbinare ai FANS, ad esempio. Anche l’allopurinolo rientra tra questi farmaci e agisce inibendo la sintesi dell’acido urico, impedendo che possano formarsi dei pericolosi accumuli in circolo. Il febuxostat e il probenecid sono altri farmaci da usare contro la Gotta. Occorre comunque sottolineare un elemento molto importante, ossia che per la terapia idonea contro la Gotta è necessario che ci sia l’intervento di un medico che possa così garantire una pronta soluzione del problema senza andare incontro a complicazioni.

Gotta

Oltre a dover comunque precisare quanto sia importante regolare l’alimentazione per evitare che ci siano accumuli dannosi di acido urico nell’organismo. Da evitare alcoolbevande piene di zuccheriinsaccaticarni molto grassecarni rosse, frittura e frattaglie, mentre è fondamentale introdurre adeguate quantità di frutta e verdura fresca di stagione, oltre a pescecereali e bevande come the e caffè.

La relazione con la Postura

Non bisogna dimenticare che la Postura può essere notevolmente influenzata da una problematica importante come quella della Gotta. Si tratta di un disturbo che, nelle condizioni più serie, può determinare difficoltà nel mantenere una posizione corretta quando si è in piedi o anche da seduti. Non esiste una fisioterapia specifica per la Gotta, ma quello che si può affermare è che ci sono degli esercizi da mettere in atto che aiutano a ridurre gli effetti negativi della malattia reumatica e di tutto ciò che essa comporta. In particolare, l’obiettivo è quello di recuperare una corretta funzionalità delle articolazioni colpite dalla malattia. Il riposo è molto importante quando si avvertono gli attacchi acuti della Gotta, ma allo stesso tempo fa bene muoversi e rendere il movimento delle zone colpite più fluido. Occorre precisare che la Postura può molto risentire della Gotta soprattutto a livello della colonna vertebrale e degli arti, portando così il corpo a curvarsi leggermente in avanti. Senza dimenticare che i dolori possono incidere negativamente anche sul movimento degli arti e sulla capacità di compiere gesti quotidiani.

Il ruolo della rieducazione Posturale

Durante la crisi, dunque, è molto importante rimanere a riposo per evitare che si possano avere ulteriori problematiche causate dai dolori e dalle infiammazioni a livello articolare.

Gotta

Sotto il controllo medico, si potrebbe scegliere di svolgere una serie di esercizi, come quelli di Rieducazione Posturale. Questa è una metodica specifica che prevede degli esercizi che hanno come obiettivo primario quello di allentare le tensioni a livello muscolare e anche legamentoso. Si tratta di un sistema molto consigliato per coloro che sono affetti da Gotta, anche perché non si hanno disturbi di dolori intensi in tal modo. Va anche ricordato che con la rieducazione Posturale si può effettuare un lavoro ben completo su tutto il corpo, andando ad agire in modo primario sulle zone dove c’è una maggiore contrazione. Ad esempio, vengono previsti degli esercizi di stretching che rendono il corpo più elastico e che vanno a migliorare notevolmente i battiti del cuore. Non si tratta di un impegno particolarmente pesante o che possa risultare in qualche modo opprimente, in quanto con la Rieducazione Posturale si ha la possibilità di rivolgersi a uno specialista e recuperare una normale mobilità del corpo. Intraprendere un percorso con Terapia Manuale e Rieducazione Posturale fa al caso di tutti coloro che soffrono di patologie muscolari o articolari o che soffrono di infiammazioni che possano provocare sintomi problematici. Nel momento in cui vi siano particolari problematiche della colonna vertebrale, è importante procedere con questo tipo di terapia che comporta una serie di vantaggi di non poco conto. Ottima per la Gotta, ma anche in seguito a interventi chirurgici, operazioni al menisco o altri tipi di traumi che possano creare problemi di mobilità. La Postura che si assume nell’arco delle ore di lavoro, oltre a debolezza e rigidità muscolare e articolare possono causare disfunzioni della colonna vertebrale. La rieducazione Posturale gioca un ruolo chiave contro la scoliosi, le lombalgie, le ernie e cervicalgie, giusto per fare qualche esempio. Si tratta comunque di una soluzione che va messa in atto secondo consiglio di esperti nel campo, così da essere sicuri di avere un rimedio utile. In ogni caso, sia per la Terapia Farmacologica che per la Rieducazione Posturale, è fondamentale essere costanti così che i benefici possano durare nel tempo. I cristalli di acido urico tendono ad accumularsi senza mostrare sintomi nella fase iniziale, per cui è importante contrastare ciò mediante esercizi che mobilizzano le articolazioni. Solo così si può effettivamente porre rimedio a una condizione problematica che però non è da considerare irreversibile.