Massaggio Sportivo: Prevenzione e Terapia

Massaggio Sportivo Prevenzione e Terapia

Vi sarà sicuramente capitato di guardare una partita di calcio e di vedere uno dei giocatori a terra dolorante a causa dei crampi, ma ecco che interviene immediatamente un massaggiatore per eseguire un massaggio sportivo ed ecco che il calciatore può rientrare subito in campo. L’esempio che vi abbiamo illustrato serve per farvi capire che il massaggio sportivo è fondamentale per chi pratica uno sport, sia a livello agonistico che amatoriale. In questo articolo vedremo nel dettaglio che cos’è il massaggio sportivo, quali sono le sue basi scientifiche e tutte le sue applicazioni in ambito preventivo e terapeutico.

Cosa è il massaggio sportivo

Il massaggio sportivo viene definito così perché si tratta di una stimolazione muscolare che viene effettuata sugli sportivi, prima e dopo l’allenamento o quando si deve affrontare una competizione particolarmente impegnativa. È opportuno sottolineare che tutte le persone che praticano uno sport possono ottenere dei benefici dai massaggi sportivi, di conseguenza non bisogna pensare che sia una pratica riservata agli atleti professionisti. Per il massaggio sportivo non si ha una definizione univoca, ma si intende quel tipo di massaggio che ha come scopo principale la stimolazione dei muscoli e il miglioramento delle prestazioni atletiche. Nel massaggio sportivo devono essere però ricomprese anche tutte quelle tecniche che mirano a eliminare lo stato di affaticamento muscolare, ad esempio durante una competizione o dopo un allenamento particolarmente intenso. Non tutti sanno che i massaggi sportivi venivano effettuati sugli atleti anche in epoca greca in occasione dei giochi, ma sono i cinesi e gli indiani che hanno sviluppato le prime tecniche e hanno ammantato questa stimolazione di un valore psicologico ed emotivo: massaggiare l’atleta serviva per immettere energia nel corpo e nella mente e aiutarlo ad affrontare al meglio la competizione. Ai giorni nostri, il massaggio sportivo ha perso le sue connotazioni filosofiche, ma è diventata una pratica diffusa tra gli atleti, per la sua capacità di aumentare le prestazioni agonistiche e al contempo prevenire l’insorgenza di contratture, strappi e altre patologie muscolari. Molti massaggiatori sono soliti suddividere questo tipo di massaggio in base alle tecniche impiegate e alle tempistiche, quindi può essere così suddiviso:
– massaggio preventivo (o pre-gara/allenamento);
– massaggio post-gara o allenamento;
– massaggio di mantenimento.
In aggiunta alle tre categorie, vi sono anche dei massaggi sportivi che si effettuano durante le competizioni, soprattutto se si presenta un forte affaticamento che impedisce all’atleta di continuare. In alcuni sport che prevedono sessioni di gara molto lunghe, come nel ciclismo o nella maratona non è raro che uno sportivo richieda l’intervento di un massaggiatore. Gli sportivi professionisti hanno ben compreso quanto sia importante la figura del massaggiatore sportivo e in ogni team è sempre presente, affiancandosi ad altre figure professionali.

Massaggio sportivo: le basi scientifiche

Quando si parla di massaggi non sempre si pensa che questo tipo di stimolazioni siano il frutto di analisi e studi scientifici, anzi si è sempre convinti che siano solo dei palliativi e che devono essere perlopiù relegati al settore del benessere e dell’estetica. Negli anni, si sono moltiplicate le pubblicazioni e gli studi riguardo il massaggio sportivo, ma le opinioni sono sempre contrastanti e non è sempre facile individuare quali testi si basano su evidenze scientifiche rispetto a quelli dove si elencano e spiegano esclusivamente convinzioni. Per confermare i benefici del massaggio sportivo si è soliti misurare i parametri fisici dell’atleta dopo la stimolazione, ma non sempre si ottengono gli stessi risultati perché non si può di certo analizzare il sollievo dal dolore di un atleta rispetto a un altro o addirittura le sensazioni che si provano dopo una stimolazione locale. Le maggiori evidenze scientifiche riguardano soprattutto l’analisi della muscolatura dell’atleta, le prestazioni e l’assenza di patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. Secondo molti esperti, il massaggio sportivo ha il vantaggio immediato di decontrarre la muscolatura e al contempo di essere protagonista nel processo di ossigenazione dei tessuti, che si attiva durante la stimolazione del massaggiatore. L’affaticamento e il sovraccarico muscolare sono tra le principali cause degli infortuni degli atleti, per questo è fondamentale introdurre nel proprio piano di allenamento i massaggi sportivi, che prevengono tali incidenti. Non è sicuramente un caso che tutti i top player abbiano un massaggiatore sportivo di fiducia e che riescano ad ottenere migliori risultati rispetto a chi considera il massaggio solo come un momento per rilassarsi tra una gara e l’altra. Distendere, allungare, stimolare, sfiorare e premere i muscoli di un atleta prima o dopo la gara, non soltanto aiuta a livello fisico ma anche a livello mentale, perché si tratta di una pausa in cui lo sportivo può concentrarsi e avere la sicurezza che i muscoli risponderanno perfettamente agli stimoli.

Principali tecniche di massaggio sportivo
Ogni massaggio ha una sua finalità, ad esempio vi sono quelli decontratturanti o che prevengono l’insorgenza di microtraumi, così come vi sono quelli specifici per il mantenimento, ma la principale differenza è nella tecnica applicata dal massaggiatore. Quando si segue un corso da massaggiatore sportivo, vengono illustrate le principali tecniche, specificando quando usarle e con quali tempistiche. Tra le tecniche più usate vi è lo sfioramento, che come suggerisce la parola consiste nello sfiorare delicatamente il muscolo interessato con i pollici o con il palmo della mano. Si usa per riscaldare i muscoli e migliorare la circolazione sanguigna prima di un allenamento intenso o di una gara; alcuni massaggiatori lo utilizzano anche nella fase del mantenimento. Dopo uno sforzo o una competizione sportiva, i muscoli sono contratti e rigidi, per questo motivo si usa la tecnica dell’impastamento, che ha un’intensità variabile in base al tipo di muscolo da stimolare. L’impastamento viene effettuato con entrambe le mani e serve proprio per trattenere e rilasciare il muscolo attraverso una pressione. È indicato anche per eliminare eventuali contratture o durante la fase riabilitativa. Per migliorare il tono muscolare si usa la tecnica della percussione, che consiste nell’effettuare delle pressioni abbastanza intense sulla zona interessata con le nocche e i palmi della mano. Le compressioni statiche o dinamiche sono invece utilissime se vi è una contrattura e si vuole allentare subito la pressione, con questa tecnica si possono impiegare entrambe le mani o addirittura i gomiti. La frizione e le battiture sono invece due tecniche impiegate per riscaldare i muscoli e vengono eseguite prima di una gara, la prima consiste nel premere il muscolo con la punta delle dita mentre la seconda è eseguita con il palmo delle mani e si esercita una maggiore pressione. Tra le altre tecniche che i massaggiatori sportivi utilizzano di frequente vi è la vibrazione, che ha lo scopo di “far vibrare” il muscolo e in particolare i tessuti che lo formano, per distenderlo o rilassarlo. Per ridurre i dolori muscolari o articolari si impiega la tecnica del restrain, che agisce direttamente sulle fasce muscolari, ma si tratta di un massaggio abbastanza intenso che può anche provocare dolore nel paziente. Molti atleti praticano anche l’automassaggio, soprattutto se notano una contrattura durante una gara o si sentono particolarmente tesi a livello muscolare, ma è indicato solo in casi estremi e sicuramente non apporta gli stessi benefici di quello eseguito da un massaggiatore esperto. Durante i massaggi sportivi si possono usare anche delle creme e degli unguenti, che hanno lo scopo di rendere più fluidi e veloci i movimenti delle mani. Se si usano creme con principi attivi specifici per la cura di contratture o altre patologie muscolari, il movimento esercitato durante il massaggio sportivo ha il beneficio di favorire l’assorbimento. In alcuni casi particolari, il massaggio degli sportivi può essere effettuato anche da due massaggiatori esperti in contemporanea, così da ridurre immediatamente il dolore e le tensioni e limitare la durata della seduta.

Le applicazioni del massaggio sportivo: prevenzione e terapia

Il massaggio sportivo, come abbiamo sottolineato in precedenza, in base alle tecniche utilizzate possono svolgere sia un ruolo preventivo per quanto riguarda gli incidenti che di vera e propria terapia, quando si esegue con continuità con lo scopo di migliorare le prestazioni atletiche. Il massaggio sportivo, effettuato soprattutto prima di una competizione, può rilassare e ossigenare la muscolatura e insieme favorire il drenaggio di liquidi o tossine, di conseguenza l’atleta avrà una minore probabilità di avere un incidente durante la gara. Se invece si parla di massaggio post-gara, in questo caso l’utilità sarà nell’eliminare le contratture e favorire il rilassamento completo della muscolatura. I massaggiatori che si occupano di atleti professionisti, nei giorni di scarico o in prossimità di una nuova gara sono soliti eseguire dei massaggi di mantenimento, che permettono di migliorare la flessibilità e di velocizzare tramite la stimolazione l’afflusso di sangue e di sostanze nutritive, per un corpo sano e sempre in forma. Quando si segue un rigido programma di allenamento, alternato a gare e tornei, è sempre opportuno inserire anche i massaggi di mantenimento, che hanno la capacità di migliorare i risultati sportivi e le singole prestazioni dell’atleta. Il massaggio sportivo si applica anche in ambito terapeutico, nel caso in cui l’atleta ha subito un intervento o un incidente che ha compromesso la sua muscolatura. Quando ci si sottopone a un intervento, si è costretti a stare fermi per diverso tempo, di conseguenza possono presentarsi contratture o dei cedimenti della muscolatura e il massaggio sportivo può integrarsi perfettamente nel percorso terapeutico e apportare diversi benefici. Rilassare i muscoli “atrofizzati” o non allenati durante il massaggio sportivo, aiuta il recupero e si affianca al percorso di fisioterapia.

Benefici del massaggio sportivo

Per comprendere quali sono i benefici del massaggio sportivo, bisogna sempre parlare delle varie tipologie, perché ogni stimolazione ha la sua funzione precisa e l’efficacia dipende anche dalla frequenza, soprattutto per gli sportivi professionisti. Il massaggio pre-gara o pre-allenamento è utile perlopiù per evitare traumi e ha una durata di 5- 10 minuti, dove si eseguono movimenti veloci e mirati atti a riscaldare i muscoli. Il massaggio pre-gara apporta altri benefici, ad esempio favorisce l’assorbimento di sostanze nutritive a livello muscolare, migliora l’afflusso di sangue e distende la muscolatura, inoltre rappresenta un vero toccasana per la mente, aiutando la concentrazione e il rilassamento dell’atleta.
Le finalità del massaggio post-gara o allenamento sono completamente diverse, perché i muscoli sono già affaticati e contratti e servono tecniche specifiche per rilassarli e favorire l’eliminazione delle tossine verso gli altri organi. I movimenti del massaggio post- gara sono lenti e ripetitivi, la pressione esercitata è sicuramente inferiore rispetto a quello pre-gara ed ha una durata compresa tra i 20-30 minuti. Durante il massaggio post- allenamento si distendono i muscoli per evitare contratture e favorire la rimozione dell’acido lattico, inoltre garantisce buoni livelli di recupero e una maggiore flessibilità muscolare. L’ultima tipologia di massaggio viene definito di mantenimento ed è sicuramente indicato per gli atleti professionisti perché apporta diversi benefici:
– mantenimento della tonicità e della flessibilità muscolare;
– rapido assorbimento delle sostanze nutritive necessarie per il corretto funzionamento dei muscoli;
– previene gonfiore, traumi e contratture;
– nei giorni di scarico è un ottimo alleato per rilassarsi prima di un nuovo impegno sportivo.
Vi sono altri benefici che i massaggi sportivi possono apportare agli atleti, anche se a differenza di quelli già menzionati, sono meno visibili e si presentano nel tempo. I massaggi sportivi hanno la capacità di migliorare il funzionamento del sistema circolatorio e di ossigenare i muscoli, così come possono favorire il ricambio metabolico e agire sul rilassamento del sistema nervoso.

Come si diventa Massaggiatore Sportivo

Negli ultimi anni vi è sempre più richiesta di massaggiatori sportivi, soprattutto perché si sono compresi i benefici per gli atleti, di conseguenza se si vuole intraprendere questa professione vi sono ottime opportunità di trovare un impiego. Per diventare massaggiatore sportivo non serve essere in possesso di particolari requisiti, ma è sicuramente d’aiuto avere una passione per questo tipo di lavoro e non aver paura del contatto fisico o dell’interazione diretta con le persone. Il primo passo per diventare massaggiatore sportivo è di seguire un corso, che sia riconosciuto a livello nazionale dal Coni. Sono tantissime le scuole che organizzano corsi per massaggiatori sportivi, ma è opportuno verificare che al termine del percorso si rilasci un certificato che attesti tale qualifica e che sia riconosciuta dal Coni. Il corso di massaggiatore sportivo di I e II livello insegna le basi del massaggio, le principali tecniche, l’anatomia e come intervenire sui singoli segmenti muscolari, le tipologie e le manovre di massaggio. Il corso di massaggiatore sportivo prevede lezioni in aula o online e sessioni di pratica presso centri accreditati o all’interno dell’ente di formazione. Per ottenere il certificato bisogna seguire l’80% delle lezioni e superare un esame sia teorico che pratico. Dopo aver conseguito la qualifica di massaggiatore sportivo si può iniziare la ricerca del lavoro o seguire altri corsi, ad esempio quello per i massaggi decontratturanti, coppettazione, taping sportivo o avanzato.

Risultati ottenuti in sportivi a livello agonistico e amatoriale

Il massaggio sportivo viene utilizzato da molti atleti, soprattutto da chi svolge attività sportiva a livello agonistico. Se si intervistano gli atleti che si sottopongono prima o dopo la gara ai massaggi sportivi, sono tutti concordi nell’affermare che assicurano migliori prestazioni sportivi e insieme favoriscono il rilassamento completo della muscolatura. Gli sportivi che hanno invece usato il massaggio sportivo come terapia post-intervento o per recuperare dopo una pausa, invece hanno affermato di aver ottenuto ottimi risultati in termini di elasticità, distensione e tonicità dei muscoli. Gli sportivi a livello amatoriale decidono di provare questo tipo di massaggi dopo averne sentito parlare positivamente dai professionisti e dopo una seduta, sono soliti affermare che si sentono più rilassati, meno tesi a livello muscolare e che hanno recuperato immediatamente le energie dopo un allenamento o una gara. Il massaggio sportivo è una buona pratica per tutte le persone che praticano sport, perché previene gli incidenti e aiuta a migliorare le prestazioni sportive. Fare un massaggio sportivo in un ambiente protetto e tranquillo, ha anche il pregio di rilassare la mente e allontanare le tensioni quotidiane, almeno per la durata della seduta.